Fibre solubili e insolubili: che differenza? - opinione di esperti

Esistono due tipi di fibre, complementari. Solubile (crusca d'avena, legumi, frutti ricchi di pectina come mela, pera..., verdure come melanzane, asparagi, carote...), la cui specificità è quella di formare una specie di gel nel tratto digestivo, dove si legano ai grassi e rallentano la digestione dei carboidrati. Abbassano così l'indice glicemico del pasto ed evitano un'eccessiva richiesta di insulina (coinvolta nell'aumento di peso e nel diabete di tipo 2). Aiutano anche a ridurre i livelli di colesterolo. Da parte loro, le fibre insolubili (crusca di frumento, verdure, in particolare steli e foglie, cereali integrali...) normalizzano il transito (anti-costipazione) e ti costringono a masticare, con conseguente più rapida sensazione di pienezza. Per buoni contributi,

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