Cancro al seno: colesterolo, un nuovo nemico

È stato stabilito che gli estrogeni sono coinvolti nello sviluppo di molti tumori al seno. Ricercatori americani sottolineano il ruolo di una molecola in grado di "simulare" gli estrogeni. Presente nel colesterolo, promuove il cancro al seno. Come? Per una specie di mimetismo. La molecola chiamata 27HC riesce quindi, come gli estrogeni, a contribuire alla crescita delle cellule tumorali nel seno. È quello che hanno scoperto Philip Shaul, pediatra e biologo dell'Università del Texas, e Donald McDonnell, biologo del Duke Cancer Institute nella Carolina del Nord. I loro risultati sono apparsi sulle riviste scientifiche Cell Reports and Science.



La dott. ssa Mc Donnell mostra che i topi nutriti con cibi grassi, quindi a rischio di colesterolo, sono più esposti al cancro al seno. Da parte sua, il suo collega Dr. Shaul conferma il ruolo del 27HC nella comparsa del cancro al seno. Sulla base di campioni di pazienti di un ospedale, ha scoperto che le donne con carcinoma mammario avevano 3 volte più 27HC nelle loro cellule sane rispetto ai pazienti sani.

Un'altra scoperta è che i pazienti con la minima quantità di enzima in grado di bloccare la molecola di 27HC nei tumori hanno meno possibilità di sopravvivere.



Il vantaggio di trattare il colesterolo

Se il legame tra 27HC e il livello di colesterolo rimane poco chiaro, questi due studi suggeriscono che i farmaci per abbassare il colesterolo come le statine potrebbero ridurre l'effetto di questa molecola. Meglio ancora, questi trattamenti potrebbero rallentare la progressione di alcuni tumori al seno. Un'ipotesi che resta da dimostrare.



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